
Un mare di certificazioni: gli standard qualitativi e sulla sicurezza alimentare
ISO, IFS, BRC, FOS… Non parliamo solo di sigle, questi codici rappresentano le certificazioni aziendali riconosciute a livello internazionale che garantiscono che l’azienda operi nel rispetto dell’ambiente e nella sicurezza alimentare. Sono riconoscimenti che attestano il rispetto delle norme, della salute dei lavoratori e un sistema di gestione e autocontrollo aziendale.
Noi di Macaluso teniamo a rispettare i più alti standard qualitativi sia produttivi che del prodotto finito e pertanto i nostri stabilimenti hanno conseguito la certificazione BRC e IFS a pieni voti.
Andiamo nello specifico. Cosa significa BRC?
Il BRC Global Standards è uno standard di certificazione Food Safety nato nel Regno ed è utilizzato in oltre 60 Paesi. Lo standard stabilisce i requisiti per la gestione della sicurezza alimentare in tutte le fasi della produzione e della distribuzione, comprese le pratiche di manipolazione in ogni fase, la progettazione delle attrezzature, le procedure di pulizia, la tracciabilità e altro ancora.
Nello specifico i punti che vengono analizzati in fase di audit sono i seguenti:
• Sicurezza e igiene degli alimenti e sistema HACCP.
• Buone pratiche di riferimento.
• Controllo degli standard per gli ambienti di lavoro, per il prodotto, per il processo e per il personale.
• Specifiche per materie prime e prodotto finito.
• Gestione degli acquisti e della catena di fornitura, con sistema di monitoraggio dei fornitori.
• Sistema di gestione della qualità documentato, garanzia di qualità e tracciabilità dei prodotti, compresi gli audit dei punti vendita.
• Sistemi di gestione dei rifiuti.
• Controlli di processo.
• Posizionamento del sito produttivo.
La certificazione BRC aiuta le aziende a creare fiducia nei clienti dimostrando il rispetto delle migliori pratiche del settore, assicurando che i prodotti soddisfino gli standard internazionali per la sicurezza alimentare, la qualità e le prestazioni aziendali in ogni parte della catena di fornitura.
Per poter collaborare e realizzare prodotti a marchio per le grandi catene della GDO è fondamentale essere certificati con standard a livello internazionale. Tra le certificazioni più richieste dalla Grande distribuzione troviamo l’IFS (International Food Safety). Nasce nel 2003 tra la Federazione tedesca del commercio al dettaglio (HDE) e la Fédération des Entreprises du Commerce et de la Distribution (FCD) francese. Lo standard nasce per la necessità di garantire la sicurezza e l'integrità degli alimenti e dei prodotti lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Gli hazard points che vengono analizzati sono legati al sistema di gestione della qualità e al sistema HACCP (Hazard Analysis & Critical Control Points), supportati da programmi di prerequisiti dettagliati, ovvero un insieme di requisiti GMP (Good Manufacturing Practice), GLP (Good Laboratory Practice) e GHP (Good Hygiene Practice).
Gli audit da parte degli enti certificatori non sono annunciati in modo da verificare che l’azienda metta sempre in pratica le buone norme di qualità, autocontrollo e sicurezza alimentare.
Noi di Macaluso teniamo anche alla salvaguardia dei mari e alla sostenibilità della pesca e per questo abbiamo scelto di affidarci anche ad un altro ente certificatore: Friend of the Sea. Fondato nel 2008 da Paolo Bray, direttore del progetto internazionale Dolphin-Safe dell’Earth Island Institute, che negli anni ha salvato milioni di delfini dalle catture accidentali durante la pesca.
Friend of the Sea è un progetto della World Sustainability Organization, una ONG internazionale che porta avanti una missione umanitaria di tutela ambientale. E’ lo standard di certificazione leader per prodotti e servizi che rispettano e proteggono l’ambiente marino. La certificazione premia le pratiche sostenibili nei settori della pesca e dell’acquacoltura.
Nello specifico per la pesca dei tonni, i criteri di Friend of the Sea per la pesca sostenibile richiedono:
• il non sovra-sfruttamento degli stock ittici come indicato dalla FAO, dagli enti regionali e dalle autorità nazionali per la pesca;
• l'abolizione di tecniche fortemente impattanti sul fondale marino;
• attrezzature di pesca selettive (massimo 8% di scarto);
• nessuna cattura accessoria elencata come “vulnerabile” o presente nella Lista rossa IUCN (cernia, ombrina bocca d’oro, corvina);
• rispetto dei requisiti legali (compresi TAC, nessuna pesca INN, dimensione delle maglie delle reti, dimensioni minime, ecc.);
• gestione dei rifiuti e dell’energia;
• responsabilità sociale.
• l’uso di dispositivi di concentrazione dei pesci (DCP) non impiglianti per ridurre drasticamente i tassi di mortalità delle specie in pericolo, quali squali, delfini e tartarughe.
In ogni lattina di tonno mettiamo ogni giorno passione, tradizione, qualità e rispetto. Fai anche tu una scelta consapevole!