Solo l’eccellenza pescata nel Mar Mediterraneo

Fedeli all’antica
tradizione siciliana

Nel borgo marinaro di Sant’Erasmo, situato a pochi passi dal porto di Palermo, è iniziata nel 1922 la nostra storia. Quando Nonno Ciccio Macaluso con la sua flotta di pescherecci portava ogni giorno a riva le migliori varietà ittiche: tonno rosso, acciughe e sgombro e le lavorava nel piccolo stabilimento situato vicino al porticciolo. Ai tempi il pesce veniva conservato in latte sotto sale, solo alcuni anni dopo la famiglia iniziò anche la conservazione più moderna sott’olio, ampliando lo stabilimento e acquistando nuovi macchinari all’avanguardia.

Il tonno del Mediterraneo è da sempre considerato un alimento di grande pregio; le caratteristiche che lo contraddistinguono sono da ricercare nella consistenza delle sue carni, nel colore rosso scuro e nel sapore inconfondibile che lo rendono ricercatissimo da chef e buongustai di tutto il mondo. Per esaltarne la qualità e lasciare inalterati consistenza e gusto eseguiamo ancora oggi la cottura in acqua e sale del tonno e seguiamo un rigido protocollo di lavorazione fedele all’antica tradizione siciliana.

Al Santo protettore dei pescatori dedichiamo la nostra linea più pregiata che racchiude le eccellenze ittiche pescate nel Mar Mediterraneo e lavorate in Sicilia secondo tradizione: tonno rosso, tonnetto alletterato, ventresca, sgombro e acciughe.

esaltarne la qualità e lasciare inalterati consistenza e gusto

Un tonno “leggendario”.

La storia di Sant’Erasmo:
Un tempo a Palermo, (Panormus: città tutta porto) arrivavano migliaia di pescherecci che ogni giorno portavano sulla terra ferma le eccellenze dei nostri mari: tonno rosso, acciughe, sgombri e sardine. Il famoso porticciolo di Sant’Erasmo, adiacente al porto di Palermo, è stato sin dagli albori della nostra città dedicato a Santo Erasmo (noto altrove come Sant'Elmo), protettore dei pescatori.

La leggenda narra che il naufrago Erasmo fu salvato da una nave e portato a riva. Il capitano dell'imbarcazione chiese chi fosse e quando il Santo si presentò i marinai vollero la dimostrazione che fosse davvero lui, già noto per i suoi prodigi. Fu così che il mistico, anche per sdebitarsi, promise che da quel momento avrebbe vegliato sui loro viaggi, e quando fossero stati in pericolo li avrebbe avvisati con un fuoco ben visibile in mare dell’imminenza della tempesta.

Da allora questi fuochi furono avvistati da molte navi e risultano anche annotati nei diari di bordo di celebri navigatori, come Fernando Colombo, figlio dell’Ammiraglio Cristoforo, e Antonio Pigafetta che con Magellano circumnavigò la Terra.

Ricordando le nostre origini dedichiamo a Sant’Erasmo la nostra linea più pregiata.

Gusta l’eccellenza del mediterraneo!

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