Conosci le varietà del Tonno?

Esistono tantissime tipologie di tonno nei mari del mondo e nel nostro Mar Mediterraneo, alcuni di qualità molto pregiata, altri meno. Andiamo a vedere quali sono e come si contraddistinguono:

Tonno rosso

Tra le varietà di tonno è, indubbiamente, il più rinomato e le sue dimensioni possono raggiungere i 3 metri di lunghezza e i 600 kg di peso.

Si distingue per il colore delle sue carni, ovvero un bel rosso scuro e il sapore intenso e serrato. E’ anche noto anche con il nome “bluefin tuna”, pinna blu in inglese. Un altro particolare di questo pesce riguarda la sua caratteristica coda a forma di semiluna.

I tonni rossi non popolano solo il mar Mediterraneo ma anche l’oceano Atlantico e il Pacifico; a causa della pesca eccessiva negli anni e secoli passati, vi è una riduzione di questo tonno nei nostri mari ed è infatti possibile pescarlo solo tra maggio e giugno e secondo le quote imposte dalla FAO in modo da garantire la ripopolazione.

In Paesi come il Giappone, il tonno rosso è un ingrediente indispensabile per le ricette della tradizione, per cui ne consegue un’ampia richiesta.

Alalunga (tonno bianco)

Un’altra tipologia di tonno, molto comune nell’oceano Pacifico ma presente anche nel Mediterraneo, è l’Alalunga. Questo nome è dovuto alla lunghezza delle sue pinne pettorali che sono a forma di sciabola.

Il colore della sua carne, molto pregiata, è bianco con delle sfumature rosate: per questo motivo è detto anche tonno bianco. L’ Alalunga è decisamente più piccolo del tonno rosso, infatti le sue dimensioni raggiungono 1 metro massimo di lunghezza per un peso approssimativo di 40 chili. Per di più ha la carne meno grassa e le sue uova sono ricercate.

Tonno a pinne gialle

Questa tipologia di tonno, tra le varietà di tonno, è presente nel Mediterraneo solo da qualche anno. Tra i tonni commerciali che si trovano al supermercato rappresenta un’ottima qualità. Il suo nome è dovuto al colore giallo della punta delle sue pinne e la carne è rosa chiaro. Inoltre, è il più conosciuto poiché viene utilizzato nell’inscatolamento industriale. Il suo peso massimo raggiunge i 40 chili circa per poco più di un metro di lunghezza.

Tonnetto striato

Questo tipo di tonno è, indubbiamente, il più pescato nel mondo. E’ il meno pregiato della sua specie e pertanto è anche il meno caro. È destinato in larga scala al consumo in scatola; la sua carne è di un colore rosa scuro, tenera e dal sapore poco persistente.

Il tonnetto striato è di piccole dimensioni, raggiunge i 3-4 chili di peso al massimo, e lo troviamo sia in Oceano che nel Mediterraneo. In Giappone è noto come “katsuo” e, dopo procedimenti di affumicatura ed essiccamento, viene ridotto in scagliette sottili per fare il “katsuobushi”, ovvero l’ingrediente basilare del “dashi”, un brodo di pesce con l’aggiunta di alghe e funghi.

Consumo del tonno

Diciamo che del tonno non si butta nulla, esattamente come nel maiale. Esistono, infatti delle preparazioni molto particolari quali la bottarga, costituita dall’ovario del pesce le cui uova vengono salate ed essiccate (tipica di Sardegna, Sicilia e Calabria), il lattume, ovvero la sacca seminale maschile, la buzzonaglia, cioè i ritagli della carne vicino la lisca molto saporita e irrorata di sangue, oltre al cuore a al fegato.

Tonno in scatola

Il tonno in scatola, che sia al naturale o sott’olio, ricopre un ruolo importante per una sana alimentazione e si colloca al secondo posto tra i pesci che fanno parte della buona tavola in Italia. Il consumo di questo alimento aumenta nel periodo estivo, diventando l’ingrediente principale di ricette facili e salutari, tipiche della cucina italiana. Si può, infatti, proporre come secondo con contorno di verdure oppure come arricchimento di insalate miste; è indicato anche nella preparazione di polpette di pesce o nel ripieno di verdure. Se ne può fare uso per la preparazione di sughi e condimenti per primi piatti.

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